“BOGHES PRO GRAMSCI”

AUDUTORIUM  DI STORIA NATURALE, LIVORNO
7 MAGGIO 2017

In occasione dell’”anno Gramsciano” istituito dalla Regione Sardegna in ricordo dell’ottantesimo anno della scomparsa del pensatore e politico nato ad Ales in provincia di Oristano, la nostra Associazione, su indicazione della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia), e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno, ha organizzato il convegno “Boghes pro Gramsci” per ricordarne la figura e l’opera.
Relatori sono stati il Dott. Giuseppe Andrea Manias, insegnante, gestore della Biblioteca Gramsciana che ha sede presso la casa di Gramsci ad Ales; il Dott. Luca Paulesu, discendente del pensatore; la Dott.ssa Stefania Calledda, giornalista. Moderatore il Prof. Simone Pisano, dell’Università “Guglielmo Marconi” di Roma.L’incontro, dopo una premessa volta a richiamare la complessità e l’importanza dell’opera di Gramsci, ne ha focalizzato maggiormente l’aspetto umano e personale.
Il Dott. Manias ha illustrato la prima parte della vita di Gramsci, inquadrandola nel contesto sociale del luogo di nascita. Con l’ausilio della proiezione  ha evidenziato i particolari talvolta inediti delle immagini ed i ricordi fissati in documentazioni storiche e fotografiche, ricreando il contesto nel quale il pensatore ha trascorso la prima parte della sua vita.
Il Dott. Luca Paulesu, discendente di Gramsci, ha vissuto la propria adolescenza ad Ales: ha ripercorso le abitudini, le attitudini e le vicende personali del pensatore attraverso i ricordi trasmessigli dalla nonna, sorella minore di Antonio, Teresina, da lui frequentata. Da sempre appassionato di disegno, particolarmente quello vignettistico, ha quindi trasferito queste vicende in un libro a fumetti dedicato a Gramsci, dal titolo “Nino mi chiamo”, che ha presentato al pubblico presente.
La Dott.ssa Stefania Calledda, giornalista, laureatasi in Scienze Politiche presso l’ateneo di Cagliari nel 2010 con la tesi “Gramsci giornalista: profili storici e teorici”, ne ha esposto le argomentazioni ivi sviluppate. In particolare ha illustrato come Gramsci intendesse il giornalismo, libero di esprimere integralmente le proprie idee e convinzioni, senza modificare le proprie opinioni per ottenere guadagni e favori. Da qui, ecco emergere il suo indomabile credo politico espresso fedelmente negli organi di stampa da lui curati e diretti, come “L’Ordine nuovo” e soprattutto“L’UNITA’ “fondata nel 1924. Ogni gesto, ogni parola di Gramsci, enfatizza Stefania, ha un preciso significato culturale e ideologico che ha il compito di condurre, anche criticamente, con vari ragionamenti, chiaramente espressi, alla conclusione degli obiettivi perseguiti, arricchendo l’informazione con rubriche afferenti i riflessi vitali delle persone, quali le notizie scientifiche o culturali come, ad esempio, il linguaggio e le tecniche di espressione. Stefania conclude con una frase emblematica di Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Al termine del convegno è seguito un ampio e partecipato dibattito da parte dei soci e cittadini livornesi presenti.
Copia dell’audioregistrazione è disponibile presso la sede sociale, consultabile previa richiesta all’indirizzo mail 4morilivorno@tiscali.it.